da "AURORA" n° 4 (Marzo 1993)

RECENSIONI

Lucio Libertini
La truffa svelata. Riforma e controriforma
Prefazione di Armando Cossutta
Edizioni Napoleone   pag. 122   £. 20.000

Giornali e televisione dicono il falso e fanno apparire il referendum promosso dall’on. Segni come una soluzione positiva per il risanamento del sistema politico. Ma non è così. In effetti il sistema è in una crisi drammatica. Il distacco dei cittadini dalle istituzioni è sempre più marcato. I partiti ed i gruppi politici sono screditati. Inefficienza ed iniquità dominano la scena economica. La questione morale ha sconvolto la coscienza del Paese. Tangenti, mafia, logge massoniche, suscitano protesta e disgusto.
La strada intrapresa da Segni e dai suoi amici non porta affatto al rinnovamento, ma ad uno sbocco autoritario che è quello voluto dai grandi capitalisti. Questi hanno già imposto le loro scelte principali sul piano economico e su quello sociale, ma per portare a compimento il loro intento vogliono coronare il loro successo anche sul piano istituzionale. Stretta sociale e stretta istituzionale marciano di pari passo. Pur di giungere a realizzare i loro obiettivi, i gruppi dominanti sono pronti ad eliminare o quantomeno ridurre le prerogative democratiche, distrutte le quali avrebbero aperta la via per qualunque soluzione.
Strumento di tale progetto è la richiesta di Segni di capovolgere la legge elettorale. È una richiesta della cui gravità l’opinione pubblica non è ancora pienamente consapevole, perché non sa e perché è ingannata. Si tratta di una legge truffa, con l’aggravante che ad essa ha spalancato il varco una forza che dovrebbe essere di sinistra, il PDS. Senza l’appoggio politico ed organizzativo di Occhetto e del suo partito, Segni non sarebbe riuscito a raccogliere 500.000 firme per il suo referendum e non avrebbe avuto la copertura politica per sostenere con tanta arroganza le sue tesi. Segni si presenta come rinnovatore, ma in realtà è un lucido e coerente conservatore che cerca di realizzare con metodi nuovi il vecchio disegno autoritario del padre. In sostanza, se il suo progetto dovesse passare, queste sarebbero le conseguenze: distruzione del pluralismo sociale e politico, emarginazione di tutte le minoranze e soffocamento delle opposizioni.
Ma chi c’è alle spalle di Segni? Sono i grandi gruppi economico e l’alta finanza, che vogliono avere assemblee elettive prone e docili ai loro voleri; per imporre la terribile stretta sociale (licenziamenti in massa, taglio delle pensioni, sanità, salari) occorre un regime autoritario, senza più opposizioni antagoniste.
Ciò che i referendari propongono è un sistema elettorale che trasforma in maggioranza una minoranza. Se si fosse votato con il sistema Segni, il 5 aprile, la DC con il 26% dei voti avrebbe ottenuto non 108, ma 218 seggi al Senato. 
È una legge truffa, lo ribadiamo, e se Segni si presenta come un isolato, egli, in realtà, tira la volata a tutti gli uomini del potere che si sentono sconfitti con il sistema proporzionale e cercano una scappatoia nel sistema maggioritario, nel quale, anche solo con il 25%, un partito sequestra i seggi parlamentari. 
Con questi sistemi elettorali la Confindustria, sponsor dei referendari, pensa di disfarsi dei partiti e di governare direttamente con le grandi lobbies, imbavagliando l’opposizione.
Lucio Libertini, presidente dei senatori di Rifondazione Comunista, svela in questo scritto i meccanismi di questa gigantesca truffa che vuole presentare come innovatori i peggior conservatori, sostenuti dai grandi gruppi finanziari. Ma prospetta anche l’alternativa: un’unica assemblea nazionale con 400 eletti, un radicale decentramento alle Regioni, la separazione politica dalla gestione e dagli affari. Proposte che tutte le forze d’opposizione dovrebbero prendere in considerazione, quantomeno per discuterle.


Edoardo Longo
Celine antisemita
(con appendice di scritti di Celine)
Edizioni Diesel, Aosta 1993       pag. 22    £. 10.000

I lettori più attenti ricorderanno che, sul finire degli anni ’70 e sull’onda di recupero della cultura del radicalismo di destra, vennero pubblicati da una prestigiosa casa editrice i sulfurei pamphlets antisemiti ed antiborghesi di Celine che, dal 1944 in poi, avevano conosciuto solo una diffusione come samizdat, al di fuori dei circuiti editoriali del sistema.
Questi lettori ricorderanno anche che, subito dopo, tali libri furono ritirati dal mercato e su queste particolarissime creazioni letterarie del grande scrittore francese cadde il plumbeo silenzio della censura democratica.
Oggi questo Celine "proibito" ci viene riproposto in un agile volumetto di Edoardo Longo che affronta i motivi storici, politici ed ideologici che hanno condotto alla censura del Celine antiborghese più sarcastico e corrosivo.
L’autore evidenzia come le ragioni di tale censura non siano attribuibili ad un ruolo ideologico degli scritti di Celine (nella scia del mito di Rosemberg, ad esempio); bensì alla sferzante critica -non scevra di efficaci sarcasmi ed ironie- nei confronti della borghesia laica e massonica di ieri e di oggi, classe sociale di freno alla libertà dei popoli dal giogo mondialista.
Il fascicolo contiene anche delle ampie citazioni tratte dai pamphlets censurati ed introvabili (Bagattelle per un massacro, Mea Culpa, La Bella Rogna): il mondo borghese pervaso dai miasmi dei circoli di potere ebraici e massonici viene efficacemente messo alla berlina in una satira che conserva anche oggi la sua efficacia: i servi del mondialismo sono sempre gli stessi e rileggere Celine giova a comprendere la meschinità di una società borghese priva di valori e di autentici ideali.
In tempi di crollo delle ideologie e di plumbea avanzata della palude mercantilistica, l’idealismo pessimista e corrosivo dell’Anarca francese, ha un odierna validità: le grettezze della società mercantile laico-massonica di oggi sono anche più nauseanti di quelle delle società borghesi pre-fasciste.


Domenico Cicerelli
La "vacanza" del Mussiù
Edizioni 1992    pag. 362    £. 30.000

La Vacanza del Mussiù è il romanzo autobiografico di una vita vissuta e non sognata, desiderata o peggio architettata.
È la storia avvincente di un viaggio avventuroso, alla ricerca di un Uomo, fra l’Amazzonia e il cemento, la prigionia fra i cercatori di diamanti, la prigionia dall’alcool e la prigionia in questa nostra società apparentemente più civilizzata, sperimentando contemporaneamente una gamma di sentimenti contrastanti come l’amore e l’odio, la ricchezza e la povertà, la vita e la morte.
La Vacanza è un pretesto per riscoprire l’essenza dell’Uomo, scendere in fondo alle proprie emozioni e scoprire di essere nato sulla Terra per affrontare un esame d’ammissione all’Eternità. 
Il fine ultimo di ogni Essere è quello di progredire giorno dopo giorno, azione dopo azione. E poiché ogni azione prima o poi genera una reazione, lo scopo della vita è una prova di rinuncia al male. 
Una benefica guida romanzata, di difesa, contro la guerra che è in noi».

Il seguente volume può essere richiesto direttamente all’Autore:
Domenico Cicerelli.
Via D. G. Verità, 4.
47015 Modigliana (FO), 

inviando £. 30.000 (IVA inclusa) tramite:
* Assegno intestato non trasferibile;
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