da "AURORA" n° 6 (Maggio 1993)

COMUNICATI

Comunicato

Dall'incontro di Montelupo del 3 aprile scorso è emersa una chiara esigenza di organizzazione e di lavoro militante; un esigenza che, a tutt'ora, rimane insoddisfatta, scontrandosi con la dura realtà di croniche carenze finanziarie.

Nonostante tutto, a mio giudizio, qualcosa si può ancora fare per mobilitare le energie e le volontà d'azione dei nostri quadri.

A tal proposito, dalle colonne di questo giornale, voglio avanzare una precisa proposta organizzativa, che sta ai singoli lettori valutare e rendere operativa.

Il presupposto strategico da cui partire è la necessità di muoverci verso un sempre maggior radicamento nella società civile, dai luoghi di lavoro al territorio.

Non è realistico credere a crisi finali e catastrofiche, sul modello della grande depressione del '29.

Né è possibile pensare, data anche la pochezza delle nostre risorse economiche, ad un immediato sfondamento di massa quale soggetto politico organizzato ed autonomo.

Nostro obiettivo strategico nei prossimi anni deve essere l'allargamento della base sociale del nostro discorso politico ed ideale.

La qual cosa significa rendere i nostri quadri protagonisti delle lotte sociali che si conducono sul territorio e sui luoghi di lavoro; e ciò è possibile solo attraverso un fitto lavoro sindacale che può essere condotto entro organizzazioni diverse, secondo una logica trasversale.

Lavorare in ordine sparso non significa necessariamente mancare di un centro dirigente che coordini l'azione dei nostri quadri. Al contrario la penetrazione trasversale è possibile solo se è coordinata tatticamente e strategicamente.

Solo in questo modo militanti di organismi sindacali differenti possono aggregare consenso sociale attorno alle medesime proposte, gettando le basi per un futuro soggetto politico di massa che sarà il risultato ultimo di questi consensi sociali acquisiti dal propri quadri sul luoghi di lavoro e sul territorio, con un lavoro sindacale svolto in modo articolato. Su queste basi avanzo una proposta organizzativa articolata su tre punti: .

1) Ciascun militante interessato deve esaminare la propria situazione individuale e le possibilità di lavoro sindacale che gli si offrono;

2) dopo aver svolto quest'esame di coscienza i militanti di ciascuna provincia, o entità territoriale affine, dovranno riunirsi ed analizzare collettivamente la situazione, nominando un coordinatore;

3) svolte queste operazioni locali, ci si dovrà riunire a livello centrale per capire e giudicare il quadro globale emerso dalle precedenti operazioni: ciascun coordinatore territoriale terrà una precisa relazione sulle forme di lavoro possibili nelle singole realtà, e si procederà infine, alla nomina di un centro di coordinamento centrale.

Questo centro di coordinamento avrà il compito di studiare l'evolversi della situazione sociale del paese e di elaborare strategie e programmi di lavoro da trasmettere alle singole entità territoriali, in modo da lavorare e radicarsi sul territorio in modo omogeneo.

In questo contesto il centro dirigente dovrà essere tempestivamente informato sugli sviluppi delle singole situazioni locali; compito che si dovranno assumere i coordinatori territoriali.

È ovvio che una simile proposta organizzativa dovrà essere ulteriormente precisata nei singoli dettagli, ma questo lo si potrà fare, solo dopo aver verificato la reale disponibilità dei lettori e dei militanti di "Aurora" ad aderirvi.

Invito dunque chiunque sia interessato ad inviare alla redazione di "Aurora" i propri dati anagrafici (Nome e Cognome, Data di nascita, Residenza e Professione), non dimenticando di specificare in quale "Organismo sindacale o sociale" egli ritenga sia possibile lavorare.

In base al numero di schede che arriveranno ad "Aurora", si valuterà l'opportunità di sviluppare ulteriormente e completamente la proposta e si invierà agli interessati una lettera di risposta nella quale saranno ulteriormente precisati termini e tempi dell'operazione.

 


 

ATTENTATO

 

Nella notte tra il 17 ed il 18 marzo scorso, la libreria Europa è sta oggetto di un gravissimo attentato incendiario da parte dei soliti ignoti. Ancora una volta si è cercato di mettere a tacere la stampa antagonista. E quindi dovere di tutti noi testimoniare concretamente la nostra solidarietà e fare in modo che la Libreria Europa possa superare questo difficile momento e tornare a svolgere il ruolo di sempre nella produzione e nella diffusione dell'editoria antagonista.

 

I contributi possono essere versati sul c.c.p. 78634003, intestato a: Europa Libreria Editrice.

 

 

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