da "AURORA" n° 6 (Maggio 1993)

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Le zanzare sazie e le altre

Carlo Terracciano

"L'Italia s'è desta!" titolava "Repubblica" sfidando il ridicolo; «svolta storica», «volti nuovi», «seconda repubblica», ecc. ecc.

Lo scontato trionfo del "SI", in specie quello per l'elezione maggioritaria del Senato, ha scatenato i gazzettieri d'Italia, pronti come sempre a correre in aiuto del ... vincitore, nella migliore (sic) tradizione da 8 settembre.

Circa il referendum appena concluso già è stato detto molto su queste pagine e, forse, ne parleremo ancora in futuro. Non fosse altro per certi sviluppi che ci inducono a pensare che ... «non tutto il male vien per nuocere». Si pensi soltanto alla fine di un grande equivoco di quasi 50 anni che ha castrato ogni reale opposizione nazionale e sociale: l'equivoco MSI.

Si potranno cioè liberare forze, energie giovanili e non, da rigenerare nella nuova, vera lotta di liberazione nazionale antimperialista, in un costituendo Fronte di Salvezza Nazionale, sul modello russo, anche se con caratteristiche tutte nostre.

Ma su ciò avremo tempo e modo di tornare.

Al momento l'unica reazione all'ennesimo esempio di bovina acquiescenza elettoralistica non può essere che di disgusto; un disgusto misto ad amara ironia sull'imbecillità della massificazione mediale.

Ecco perché l'unica analisi che ci sentiamo di proporre sui risultati di rinnovamento del voto referendario e sui volti nuovi della politica futura è la seguente storiella russa, ironica ed amara come quel popolo.

Dunque:

Un servo ribelle viene condannato e punito dal padrone in modo terribile. Completamente nudo viene legato ad un albero, vicino ad una palude infestata di zanzare che, in breve, lo ricoprono succhiandogli il sangue. Passa un viandante, vede la scena e, impietosito, vuole portare aiuto al malcapitato. Taglia allora un ramo dall'albero e con le frasche scaccia le zanzare dal corpo martoriato del prigioniero.

Ma quello, invece di ringraziarlo, incomincia ad inveire ed insultare il soccorritore:

«Maledetto! Che ti ho fatto perché tu mi tratti così? Che tu sia dannato!»

Il buon Samaritano sbalordito reagisce:

«Ah, servo ingrato! Così mi ringrazi per averti aiutato, per aver liberato il tuo corpo dalle zanzare che ti risucchiavano?!»

«Già! » risponde quello «Tu hai cacciato dal mio corpo le zanzare che mi avevano succhiato il sangue; quelle che erano ormai sazie! Così ora hai fatto posto alle altre, quelle ancora digiune e che già volano a succhiarmi il sangue rimasto!»

Vi è piaciuta la storiella russa? No?

Vedrete... avrete modo di apprezzarla... negli anni a venire.

 

Carlo Terracciano

 

 

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