da "AURORA" n° 9 (Settembre 1993)

LETTERE

Conflenti

Sul n° 7 di Aurora, "Le ragioni del nostro antagonismo", il Direttore afferma che «a due anni dalla frantumazione dell’Area nazionalpopolare, ci ritroviamo al punto di partenza e rimangono irrisolti tutti i nodi politici, tattici e strategici che nessuna singola volontà, nessun gruppo può autonomamente e positivamente risolvere».
Aggiungiamo che in questi due anni sono accaduti tanti sconvolgimenti in campo interno ed internazionale che stanno cambiando il modo di fare politica e, nello stesso tempo, rendono sempre più attuali le nostre tesi ed il nostro progetto. In campo internazionale, con la frantumazione dell’Impero sovietico, gli Stati Uniti d’America hanno gettato la maschera e con tutti i mezzi stanno cercando di imporre al mondo il "Nuovo Ordine".
Ciò sta innescando la reazione di tutti quei popoli che rifiutano l’american way of life. Anche in Italia si comincia a comprendere il pericolo del Mondialismo e dell’americanismo. Vasti settori dell’opinione pubblica e della stampa mettono in discussione la NATO e criticano l’operato dell’ONU.
Nel nostro Paese i giudici di "Mani pulite" stanno smantellando la Repubblica dei ladroni che per cinquant’anni ha saccheggiato l’Italia, contribuendo, con la loro azione giudiziaria, al mutamento della geografia politica (avanzata della Lega Nord e crollo del Pentapartito).
Tutto questo potrebbe indurci a facili ottimismi. In realtà sappiamo che in Italia è in atto la politica del gattopardo: «tutto cambia perché nulla cambi». Anzi per molti aspetti sta cambiando in peggio: la disoccupazione ha toccato livelli preoccupanti; le tasse sono aumentate in modo pazzesco asfissiando i contribuenti; la sanità è a livello zero; la scuola è allo sfascio; lo Stato Sociale -creato dal fascismo- è stato smantellato; i ricchi sono diventati sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.
La politica è sempre più al servizio dell’economia e delle lobbies internazionali; non poteva essere diversamente con un Presidente del Consiglio ex-Governatore della Banca d’Italia e, quindi, al servizio di ben definiti potentati economici.
Tutto ciò rende necessaria la costituzione di un Movimento che, con tutti i mezzi, contrasti questo scenario politico. Noi pensiamo che l’azione dell’Area antagonista e della rivista "Aurora", per quanto lodevole, da sola potrà influire in maniera molto limitata a mutare la situazione politica. 
Crediamo sia giunto il momento di ricostruire quell’Area Nazionalpopolare che, in questo difficile momento politico, certamente potrebbe giocare un grande ruolo.
Tanto per iniziare potremmo ristabilire contatti politici con coloro che assieme a noi hanno percorso un lungo pezzo di strada: ci riferiamo a quei "rautiani" che ancora militano nel MSI e che si trovano sempre più a disagio nel fare politica in un partito che non ha più niente in comune con la loro e la nostra visione del mondo. Si potrebbe chiedere un incontro con i responsabili di "Andare Oltre" per cercare qualche forma di collaborazione ed assieme condurre determinate battaglie.
Così come è necessario trovare dei contatti con tutte le forze e i movimenti "antisistema" che si battono contro le privatizzazioni e lo smantellamento dello Stato Sociale.
Assieme potremmo elaborare un progetto che ci permetta la ricostituzione di una grande Area Nazionalpopolare e ci consenta di incidere, con forza, nella vita politica italiana.
Riusciremo a fare ciò se, come scrive Costa: «ce ne fregheremo dello stolto spirito di gruppo, anteponendo ad esso il più vitale interesse di quanti, da ogni latitudine politica, non solo non intendono sottostare al progetto di dominio planetario, ma operano per superare le divisioni personali e ideali che precludono il decollo di un serio progetto antagonista al Nuovo Ordine Mondiale».

Salvatore Buonocore

Crediamo che l’editoriale chiarisca chiaramente il nostro pensiero e sia fonte di ulteriori riflessioni per l’amico Buonocore. 

 

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