da "AURORA" n° 9 (Settembre 1993)

RECENSIONI

 

Adalberto Baldoni

Fascisti (1943-1945)

Ed. Settimo Sigillo, Roma '93    pp. 364  £. 42.000

 

Il libro è un viaggio nella storia che inizia il 25 luglio del ’43, quando fu portato a compimento il Colpo di Stato contro Benito Mussolini che instaurò in Italia una dittatura militare, e termina nell'aprile-maggio del 1945 con l’assassinio del Duce e la Resa dei Tedeschi in Italia. È un periodo breve, ma denso di avvenimenti: le migliaia di soldati Italiani che continuano a combattere a fianco dei Tedeschi dopo l'armistizio; i gruppi neofascisti che si organizzano nel Sud; la liberazione di Mussolini; la nascita della Repubblica Sociale Italiana, nuova e fondamentale fase del Fascismo; le Tre Guerre in cui fu impegnata la RSI (quella convenzionale contro gli Alleati, quella civile contro i Partigiani e quella psicologica, giuridica e amministrativa contro la Germania che pretendeva l’annessione dell’Alto Adige e della Venezia Giulia).
Una parte dell’opera è dedicata al Regno del Sud, all’imposizione del governo del CNL ed alla insurrezione partigiana favorita anche dai dissidi tra i vertici delle Forze Armate Repubblicane e quelli del Partito Fascista Repubblicano.
Inoltre sono descritti gli aspetti meno noti dei seicento giorni della RSI come i giornali, la radio, la cultura, lo spettacolo, la filatelia e le canzoni. 
Infine vengono analizzate le molteplici versioni dell’assassinio di Mussolini voluto dal PCI con la complicità degli Inglesi. Sugli Ultimi giorni della RSI ed i primi del Dopoguerra va segnalata la nuova edizione, ampliata sia nei testi che nell’apparato iconografico dell’ormai famoso "La generazione che non si è arresa" di Giorgio Pisanò (pp. 334, £. 45.000, Centro Diffusione Libraria, giunto ormai alla decima edizione.

 


 

Moreno Marchi

Col sangue e con l’inchiostro
(scrittori collaborazionisti nella Francia occupata)

Ed. Settimo Sigillo, Roma     pp. 200   £. 25.000

 

Un fantasma si aggira nella Francia odierna: "Vichy", la collaborazione con i Tedeschi, le violente epurazioni del Dopoguerra, l'antisemitismo.
La vicenda degli intellettuali parigini schierati dalla parte dell’occupante rappresenta, all’interno di questo capitolo della storia francese, un dramma nel dramma, continuamente rimosso e continuamente emergente. Scrittori, giornalisti, poeti e studiosi scelsero, pur con mille motivazioni diverse di stare dalla parte degli invasori, pagando alla fine del conflitto un conto salatissimo. La Francia non li ha mai perdonati. 
Ma chi furono gli intellettuali Collabos? Quali le loro motivazioni? Cosa ha accomunato le scelte di Drieu La Rochelle a quelle di Maurice Sachs, di Lucien Rebatet e di Jean Luchaire, di Lucien Combelle e di Robert Brasillach? Sulla base di quali ragioni ideali, politiche e personali costoro accettarono di subordinare la loro intelligenza al Nazionalsocialismo pur criticandolo ferocemente? E che rapporti ebbero questi intellettuali, dalle idee rivoluzionarie con lo Stato paternalistico ed autoritario del Maresciallo Petain ?
Il volume che si conclude con la tragica epopea di Sigmaringen, ultimo atto del collaborazionismo Franco-Tedesco, contiene in appendice la traduzione italiana di scritti ed articoli di Celine, Brasillach, Andreu, Chateaubriant, Drieu La Rochelle, Combelle, Poulain e Rebatet.

 

 

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