da "AURORA" n° 12 (Dicembre 1993)

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Bombardamenti e democrazia

Giuseppe Mosca

Storiografia e pubblicistica ufficiali -faziosissima propaganda dei vincitori- hanno sempre tentato di celare i massacri (milioni di civili) commessi dagli angloamericani nel corso della seconda Guerra Mondiale «per convertire alla democrazia» Italia, Germania e Giappone.
Rievocheremo brevemente, sottolineandone i moventi politici ed economici, tali massacri, impuniti ed ignorati in quanto commessi dai vincitori.
In Italia i bombardamenti ed i mitragliamenti dei liberatori angloamericani causarono la morte di sessantaquattromila civili. 
Lo storico inglese Eric Morris (autore della ponderosa opera "La guerra inutile. Campagna d'Italia '43-'45) ha documentato che: «le armate dei liberatori uccisero più italiani di quanti ne abbiano uccisi i tedeschi". 
Questi ultimi eliminarono infatti circa diecimila italiani, soprattutto in rappresaglie dopo attentati partigiani.
Molto più numerosi furono, in Germania, i civili morti sotto i bombardamenti aerei degli angloamericani che si accanirono sistematicamente contro le popolazioni del Terzo Reich.
Lo storico Saint Paulien (autore della rivelativa opera "Adolf Hitler: memorie d'oltretomba") ha posto in evidenza che i bombardamenti aerei germanici causarono sessantamiladuecento morti ed ottantasettemilanovecento feriti inglesi mentre i bombardamenti angloamericani -con il criminale impiego di bombe incendiarie- causarono circa tre milioni di vittime fra i civili tedeschi di cui quasi un milione fra morti e dispersi.
Due casi oltremodo significativi. 
Colonia fu bombardata duecentosessantadue volte con un totale di centossessantamila vittime: in molti casi gli angloamericani ostacolarono deliberatamente le operazioni di soccorso. 
Dresda fu distrutta nel febbraio '45, dietro ordine personale di Churchill, da oltre seicentocinquantamila bombe incendiarie che trasformarono diciotto chilometri quadrati, della città in un immane rogo ove perirono due-trecentomila civili. 
Dopo lo storico scempio, il tedesco Walter Hahn fotografò cumuli di cadaveri, in prevalenza donne e bambini, che venivano bruciati sul posto per evitare epidemie. 
Molte di tali fotografie vennero presentate dalla propaganda dei vincitori come, «un carnaio dei campi di concentramento nazisti»...
La scrittrice americana Frida Utley descrisse «lo spavento» delle autorità statunitensi allorquando, occupata la Germania, constatarono i risultati di tali bombardamenti che avevano distrutto oltre metà delle principali città germaniche. 
Ciò spinse il generale Eisenhower ad organizzare una chiassosa campagna mondiale sui "crimini tedeschi" al fine di nascondere quelli degli angloamericani i quali, a guerra ultimata, eliminarono inoltre circa un milione di prigionieri di guerra tedeschi lasciandoli morire di fame in campi di concentramento come ha, recentemente, rivelato lo storico canadese James Bacque specificando che il Governo canadese fu l'unico a protestare, seppur sommessamente.
Analoga strategia terroristica venne adottata in Giappone ove i bombardamenti aerei statunitensi causarono la morte di un milione (due secondo fonti diverse) di civili e venti milioni di senza tetto. 
"Dulcis in fundo": le due bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki causarono due-trecentomila morti senza contare i colpiti da radiazioni deceduti in seguito.

Storiografia e pubblicistica ufficiali hanno ignorato anche i veri moventi di tali "genocidi".
La "crociata democratica" contro la Germania hitleriana (la sola nazione «che aveva sfidato il Giudaismo internazionale» come sottolineò Julius Evola) fu caldeggiata dall'arteriosclerotico Delano Roosevelt e dall'alcolizzato Winston Churchill ambedue burattini della plutocrazia ebraica.
Roosevelt fu sistematicamente plagiato da personalità ebraiche quali Frankfurter (il più autorevole giurista degli Stati Uniti), Baruch (notissimo finanziere e politico), i potentissimi banchieri e politici Warburg, la ricchissima Dorothy Schiff (che dichiarò di esser stata l'amante di Roosevelt sino al '43) e, sopra tutti, il segretario del Tesoro USA Henry Morgenthau jr., ideatore del famigerato "piano" per annientare la Germania distruggendovi miniere ed industrie, costringendovi la popolazione ad una vita miserrima, fucilandovi gerarchi e personalità del Terzo Reich.
Churchill -ha recentemente rivelato lo storico David Irving- fu succube dei già citati Frankfurter e Baruch, del produttore ebreo-ungherese Korda, del presidente dell'Organizzazione sionista mondiale Chaim Weizmann e dell'organizzazione anglogiudaica "Anti-Nazi Council".
È evidente che l'Internazionale giudaica vide nel Terzo Reich il più pericoloso avversario impegnandosi di conseguenza ad annientare sia Hitler sia la Germania stessa: a tal fine caldeggiò l'intervento USA nel conflitto mondiale sostenendo, nel contempo, con ingentissime forniture militari, la vacillante URSS quasi annientata dalla fulminea invasione tedesca.
Nel periodo post-bellico la propaganda democratica, totalmente ebraicizzata, ha imposto con maniacale sistematicità il confutabile «dogma dell'Olocausto ebraico» minimizzando o celando, nel contempo, gli inconfutabili "genocidi" commessi dagli angloamericani: la storiografia ufficiale si rivela quindi inattendibile
I moventi economici della "crociata democratica USA." vennero sintetizzati dall'ambasciatore statunitense Bullit (agente dei potentissimi banchieri ebrei Kuhn) il quale durante un discorso, tenuto presso il "Club della stampa transoceanica" di New York, dichiarò: «Se l'Asse italo-germanico dovesse controllare sia l'Europa che l'Africa e se il Giappone dovesse controllare sia l'Asia che l'Australia, noi saremmo tagliati fuori dal commercio con gran parte del Mondo così che il livello di vita di ogni americano, dal più ricco al più povero, dovrebbe abbassarsi spaventosamente»... 
Evento sacrilego in una nazione che ha eletto "Mammona" quale principale divinità.
Fu una delle ragioni che indussero gli Stati Uniti ad adottare una politica sempre più antinipponica, causa di quel conflitto militare la cui posta in gioco fu il dominio del Pacifico.
Concludiamo sottolineando che la Germania hitleriana ed il Giappone imperiale vennero considerati dagli USA quali potenze ostili da annientare e, successivamente, democratizzare per imporvi la "pace americana" ossia quella dittatura politico-economica di cui l'Europa occidentale e l'Estremo Oriente sono tuttora succubi. 
Mentre è dimostrabile come la Germania ed il Giappone intendessero realizzare i propri imperi, nell'Europa orientale e nell'Estremo Oriente, senza alcun desiderio o necessità di provocare conflitti con gli Stati Uniti: furono questi ultimi a fomentare la IIª Guerra Mondiale per parteciparvi al fine d'imporre a vinti e vincitori quella pseudo-democrazia i cui catastrofici effetti risultano sempre più evidenti.
A tal proposito risulta profetico quanto scritto, oltre mezzo secolo fa, da Ferdinand Céline: 
«La democrazia, sempre ed ovunque, è la maschera della dittatura internazionale ebraica».

Giuseppe Mosca

 

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