da "AURORA" n° 13 (Gennaio 1994)

L'ALTRA STAMPA

.... da "L'Europeo" del 20 settembre '93

Ma quali gendarmi, sono pistoleri!

Gli americani non riescono a concepire qualcuno diverso da loro. 
Perciò lo ammazzano.

Massimo Fini

 

L'incapacità degli americani a fare i gendarmi del mondo deriva dal fatto che si sentono i padroni del mondo. 
Questo senso di superiorità accentua quella loro notoria rozzezza, un misto di ingenuità e di arroganza, che è ciò che gli impedisce anche solo di pensare che possano esistere culture, degne di rispetto, diverse dalla loro.
Gli americani non concepiscono modelli sociali, politici, culturali, che non debbano omologarsi al loro e si sentono, sinceramente, gli unici depositari della libertà, della giustizia, della democrazia. 
Questo è il motivo per cui aspirano a fare i gendarmi del mondo, ma è anche esattamente il motivo per cui ci riescono così male e tutti i loro tentativi di portare l'ordine si risolvono in un più grave disordine. È l'insensibilità a tutto ciò che è altro da sé che li fa comportare come goffi elefanti nel classico negozio di cristallo. Così si spiega la grottesca esperienza in Somalia. 
Così si spiega come siano riusciti a trasformare una causa giusta, la guerra a Saddam in un massacro indiscriminato di civili (33mila bambini morti) reso ancor più beffardo e osceno dal fatto che si erano avventurati ad assicurare, nel loro infantile mito per la tecnologia, che i missili sarebbero stati intelligenti e i bombardamenti chirurgici.
Io comincio a pensare che nel fondo del suo cuore l'americano medio non creda che chi non è yankee sia davvero un uomo come lui.
In ogni caso ritiene che la vita di un solo soldato statunitense valga di più di quella di 33mila bambini. 
Per mantenere l'ordine non è disposto a rischiare la pelle, ma solo i suoi costosi gioconi tecno-bellici. 
Anche per questo non può essere un buon gendarme del mondo: perché anche quello del poliziotto è pur sempre un mestiere umano.

 

Massimo Fini

 

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