da "AURORA" n° 13 (Gennaio 1994)
Dicono di noi ... * * * Nel corso dell'anno, diversi organi di stampa hanno scritto di noi; dal cattolico "Avvenire", in un lusinghiero articolo a firma di Maurizio Blondet, sino al settimanale contiguo alla Rete " Avvenimenti", che ha usato nei confronti del Movimento Antagonista e di "Aurora" la stessa faziosità che è propria del suo referente politico, l'ex-democristiano Orlando Cascio. Anche alcuni periodici di area hanno spesso citato, a proposito ed a sproposito, -magari con interessate
alterazioni della verità e con vere e proprie menzogne- il nostro giornale. Diversi gli attacchi della stampa leghista e numerose le citazioni su periodici locali. La redazione di "Aurora" ha inviato al settimanale di De Benedetti la seguente precisazione. l) L'area che si riconosce sulle posizioni di "Aurora" è ormai talmente composita e
trasversale da non consentire a nessuno, neppure a chi intende attizzare polemiche pretestuose al servizio delle componenti
antiberlusconiane della Confindustria, di essere confusa con qualsiasi destra ancorchè variamente etichettata; 2) Questa stessa area si sta facendo promotrice, in stretto collegamento con gruppi di ex-socialisti e di ex-socialdemocratici, di un
movimento politico che si definirà "Sinistra Nazionale", e che dunque, anche formalmente, non intende essere
confuso con la destra, né con qualsiasi, più o meno variegato, fronte conservatore. In questo contesto, oltre che invitarvi a leggere attentamente il nostro giornale, comprendendone i reali contenuti politici, sociali e culturali, non riconducibili al solo Fascismo di Sinistra (che di per
sé non ha niente a che fare con il MSI e tanto meno con la destra), facciamo presente che diversi sono i militanti del nostro movimento provenienti dall'area della sinistra. Tanto che uno dei membri della nostra Direzione nazionale è il prof. Renato Pallavidini, in passato iscritto al PCI e che, tra il 1980 e il 1982, militò nella frazione marxista-leninista del partito che si opponeva allo strappo con l'URSS e allo slittamento più generale del PCI su posizioni
radicalborghesi e occidentaliste. |