da "AURORA" n° 14 (Febbraio 1994)

PREMIO MORTADELLA

 

Premio Mortadella

Omnibus

 

# Il deputato DC Pietro Zoppi parlando con il collega Renzo Lusetti, pure democristiano, si è lasciato andare: «È finita. Tu dici "costruiamo il nuovo partito popolare". Ma dove? Come? Chi sono le truppe? A Genova, quando Mattarella è venuto a sostenere Signorini, c'erano 43 persone. La gente ci odia. Ci chiamano per strada ladri». (dai giornali del 20 Nov. '93). Si ritengano comunque fortunati i tanti zoppi di casa diccì, di trovarsi in un paese di miti tradizioni cristiane, ché se fossimo in Terra d'Islam, sai quanti monchi!?!

# Il 21 dicembre, ingerendo 75 pastiglie di sonnifero, si è tolto la vita il diciannovenne Luca Bonizzoni di Pavia. Il giovane operaio era stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, e proposto per l'allontanamento per un anno dagli stadi, assieme ad altri 5 tifosi del "Pavia". «Non posso resistere senza calcio» ha lasciato scritto nella sua lettera-testamento, onde spiegare le profonde ragioni ideali del suo estremo gesto. Premio Mortadella alla memoria.

# Fede, Scemenza e Credibilità. Dopo l'affondo contro Indro Montanelli, colpevole ai suoi bovini occhi di non essersi prontamente schierato con il Cavaliere, Emilio Fede ha dichiarato: «Io sono un uomo sicuro per Berlusconi. Ho un grande editore, che mi ricambia di grande sicurezza. Lo stimo, è simpatico, carismatico. Non lo tratterò mai male». E, alla domanda di F. Ravelli (: «Un giornalista che abbia un padrone impegnato direttamente in politica è più, o meno, credibile?»), il Nostro così risponde: «(...) Per quanto Lei possa non crederci, glielo posso giurare sulle mie due nipotine, due giorni fa Berlusconi mi ha detto: "Mi raccomando, quello che conta per la nostra informazione è la credibilità!"». (da "Repubblica", 15 Dic.)

# Neo-Sindaco lumbard di Monza, il "terrone pentito" Aldo Moltifiori viene soprannominato Manyflowers per la sua smodata passione per tutto ciò che sa di americano. Sentiamo l'ultima di questo pittoresco personaggio: «Da noi possono restare solo gli extracomunitari in regola, a patto però che non siano islamici. Non possiamo accettare che il fondamentalismo distrugga la nostra Civiltà atlantica e occidentale!»... Che tenerezza, però... Sembra quasi di essere tornati ai tempi dei comizi di Tremaglia a stelle e strisce, di Servello l'AmeriKano, di Caradonna "Dearwomen".

# "L'Italia settimanale", sul numero 50 -quello... celebre per la geniale trovata della doppia copertina: la prima, dove era fotografata la mano destra di Veneziani immortalata nell'atto delle corna; la seconda, raffigurante la stessa mano grassoccia, stavolta ripresa nell'elegante gesto del dito medio sollevato in su- da così sfogo al proprio dolore per la doppia dipartita dei suoi cari, nonché l'umana delusione per la mancata nomina ad assessore alla Cultura in quel di Roma et eziandio di Napoli. Fra i mesti partecipanti agli italici lamenti per i quasi-Sindaci Fini e Mussolini, si distingue (... ma non è una nota di merito) Pietrangelo Buttafuoco, il quale trova la forza di esprimersi in cotal modo: «Si sa: le peggiori coltellate alla legittimazione della Destra sono sempre arrivate dai sepolcri imbiancati di "Mussoliniani in privato", pronti poi a strusciarsi il muso coi comunisti di ogni tempo. Lo fanno da sempre, pur col ricordo delle pallottole. Disposti a prenderselo in culo pure a Trieste, a strafottere italianità, ragazze e campane di San Giusto. Per fare il gioco di chi? Dei togliattiani di sempre? Per far garrire sui municipi di tutta Italia le insegne del "grande fratello" gramsciano. Arcitaliani, liberi battitori di strapaese, nipotini del futurismo, incoerenti adoratori della libertà. Allerta tutti! Cominciamo a strappare la carne alla noia. Ricordate, altro che boicottare "Repubblica"!» (?)

# A buttare acqua su tanto fuoco (di Vesta) contribuirà -osiamo sperare- l'on. Giulio Caradonna, che si è vantato su "La Stampa" (11 Dic.): « Il MSI del '72 ha vinto coi soldi degli americani: 6-700 milioni di allora, procurati attraverso una mia iniziativa (...), soldi del Dipartimento di Stato che vennero attraverso il gen. Miceli, allora capo del SID e quindi alta autorità della NATO. Li portò direttamente con le valigie ad Almirante». Sin qui le rivelazioni del mezzano neofascista: non si ha notizia di reazioni (se non di compiacimento) da parte degli ex-alternativi al Sistema... Confessiamolo: molti di noi, noi di "Aurora", nel leggere una simile dichiarazione si sono sentiti a disagio. Noi che «ci abbiamo creduto». Da fessi. E che, da fessi, crediamo tuttora che della faccenda dei soldi sporchi avuti dai padroni yankees, i missini avrebbero dovuto (e dovrebbero) vergognarsi, almeno un po'. Nevvero, Pietrangelo.

# Cretinismo 1) «Il cretinismo anti-industriale di genere papista-afgano ha distrutto risorse, capacità inventiva ed ha alimentato il mito secondo cui la società industriale, comunque la giri e comunque la prendi, è demoniaca, è volgare, è suicida, è egoista, sprecona, abbietta. Oggi, per fortuna, il coraggio è una merce non costosissima: specialmente se si vuole sputtanare i già sputtanati, costa meno di due lire e se insisti ti tirano dietro anche le decorazioni annesse. Lo dico senza ironia». Paolo Guzzanti, su "Panorama" del 19 dic.

# Cretinismo 2) «La cultura laico-marxista fondata su una visione sostanzialmente atea della vita, è in realtà cultura di morte? La strage degli innocenti non ancora nati, della quale lo Stato è divenuto ormai ufficialmente complice, la dilagante criminalità ne sono prove tangibili. Se in nome di questa cultura della vita Voi saprete fare fronte unico, io sono certo, con l'aiuto di Dio, che potremo sconfiggere gli avversari della vita. Consegnare Roma, Capitale d'Italia ma anche del Cristianesimo, al crudele materialismo comunista, sarebbe veramente una grossa colpa di omissione da parte di tutti!». Gianfranco Fini, lettera agli elettori cattolici di Roma.

# Cretinismo 3) «Non riesco a perdonare chi ha avvelenato la mia infanzia tentando di inculcarmi l'elogio della morte. Per fortuna il tentativo era così retoricamente grottesco che è bastato poco per farmi passare quell'insana voglia di olocausto (anche perché di olocausto ne ho poi visto un altro, e imposto a chi non lo desiderava per nulla). Ma sono soltanto i bambini a essere paraculetti per natura? Forse che uno studente di 18 anni, alla maturità, non s'ingegna, per ottenere un riconoscimento, a svolgere un tema che impone: "Dimostrate come Leopardi abbia saputo contemperare il suo tedio esistenziale con una vigile coscienza civile" (anche se per lui Leopardi era un gobbetto malefico)? Si tura il naso e dimostra. Anche gli adulti si turano il naso. È certo che coloro che guardano con occhio fidente alla nuova destra, stanno cercando garanzie moderate, e non vogliono il ritorno al deprecato ventennio». Umberto Eco, su "L'Espresso", del 12 dic.

# A Ivrea, ospitato con tutti gli onori dall'ing. De Benedetti e alla presenza del ministro Savona, l'economista eletto Frank Modigliani ha dichiarato: «Il PDS di Occhetto ha dimostrato di essere maturo per assumere responsabilità di guida dell'intero paese (e a lui, americano, che gliene frega? - N.d.R.). L'ha dimostrato con l'appoggio all'accordo sul "costo del lavoro", tramite la CGIL (...) e poi basta vedere il sostegno che il PDS  ha dato alla "finanziaria" di Ciampi, un sostegno serio e convinto». Promosso a pieni voti, allora il compagno Occhetto. Con l'OK dell'alta finanza Usa e con tanto di benedizione rabbinica. Contenti i lavoratori?

# Modestia cristiano-leghista. Nel numero 1 del nuovo mensile "Identità", organo della Consulta Cattolica della Lega Nord, il nome più gettonato è senza dubbio quello della sig.na Irene Pivetti: vi compare almeno una dozzina di volte in 32 pagine. 6 sono le foto che la ritraggono in 6 castigate pose: in una, aureolata dallo sventolio di bandiere e striscioni lumbard; in una seconda, con addirittura alle spalle il Celoduro Maximo... Ed ancora, una bella istantanea formato tessera per l'editoriale, una simpatica fotografia per l'articolo d'attacco al quotidiano "Avvenire"; indi, altra casta immagine nella rubrica della posta (non del cuore, ma dell'anima) ... ultima pagina, e ultima foto per Irene Pivetti. Il nome della direttrice della rivista? Provate ad indovinare.

# Con il prossimo numero "Premio Mortadella" va in vacanza. O -per meglio dire- si concede una pausa, in una fase (pre-elettorale) in cui sarebbe davvero difficile seguire le contorsioni, gli spostamenti, le prese di posizione dei tanti personaggi della politica-spettacolo dei quali siamo soliti occuparci in questa rubrica. Eppoi, al tempo stesso, sarebbe invece fin troppo facile sparare nel mucchio, certi comunque di colpire. No, questo non ci va. Questo offenderebbe il nostro lato sportivo e cavalleresco ... Ma non dubitate, nobili lettori, collaboratori, segnalatori del "Premio Mortadella"! La pattuglia "Omnibus" resta in vigile attesa. È pronta a riprendere le ostilità non appena -subito dopo il 28 marzo, con il permesso del rabbino Toaff- ne vedremo di nuovo (e sul nuovo) delle belle. Statevi accorti.

 

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