da "AURORA" n° 15 (Marzo 1994)

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da "La Meta Sociale" del 26/2/94

E sono assieme e contro

Un patto di intenti sottoscritto dalla CISNAL e dai sindacati autonomi

 

Arturo Cavallini

 

Il mondo sindacale italiano è egemonizzato da sempre da CGIL, CISL e UIL, che sono considerati interlocutori privilegiati dal governo e dalle associazioni datoriali nella misura in cui propongono, gestiscono e portano avanti una politica sindacale funzionale agli interessi del padronato e perciò, quasi sempre, contraria a quelli dei rappresentati, a dire dei lavoratori. La loro funzionalità al regime capitalista spiega perché, nel crollo delle istituzioni e dei partiti del vecchio regime, nel campo del lavoro i profondi mutamenti degli ultimi anni non hanno fatto breccia. Se la Confindustria può sopportare o volere la scomparsa della DC, del PSI, dei soliti partitini laici, non può assolutamente desiderare l'annientamento della Triplice che è la forza sindacale la quale garantisce la pace sociale nonostante la perdita del valore delle retribuzioni, i licenziamenti e le casse integrazioni, la riforma pensionistica e via dicendo.
La reciproca interdipendenza tra associazioni datoriali e sindacali di comodo è stata anche formalmente consolidata dall'accordo fra loro sottoscritto sulle rappresentanze sindacali unitarie. Accordo che affida, con il sotterfugio della riserva del terzo dei posti, la rappresentatività dei lavoratori alla sola Triplice. Accordo così liberticida ed anticostituzionale che persino il governo Ciampi si rifiuta di recepire con un provvedimento legislativo.
Nel quadro sindacale italiano però, oltre la Triplice, opera la CISNAL alcune confederazioni autonome e numerosi sindacati di categoria o di specifica professionalità. Sindacati che in numerosi settori sono assai più rappresentativi della Triplice, ma scarsamente incidenti data la dissennata consuetudine ad operare da soli. Perciò la CISNAL -è noto da sempre ai nostri lettori- ha sempre auspicato la creazione di un saldo fronte sindacale alternativo alla Triplice ed ora finalmente l'auspicio pare sia in fase di realizzazione.
La nostra confederazione, assieme ad una decina di confederazioni e sindacati autonomi, ha sottoscritto un protocollo di intenti il quale, nel nome della democrazia del lavoro, prevede la realizzazione a tappe di un progetto comune di alternativa sindacale, basato su programmi specifici da considerare, verificare ed attuare.
I lavoratori italiani si augurano che tutte queste forze sindacali sappiano vedere oltre il loro naso e pensare in grande oltre l'egoismo di appartenenza, per dare vita ad un grande e articolato fronte sindacale, alternativo alla triplice, di lotta e non di resa, che riesca a spazzare via, anche nei luoghi di lavoro, il compromesso ed il vecchio.
In questa prospettiva la CISNAL farà la sua parte, al servizio dei lavoratori.

 

Arturo Cavallini

 

 

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