da "AURORA" n° 16 (Aprile 1994)

RECENSIONI

 

G. Ciola - A. Colla - C. Mutti - T. Mudry

Rivolte e guerre contadine

Soc. Ed. Barbarossa, Milano '94    pp. 168 £. 25.000

 

La parte essenziale di questo volume è costituita dal saggio storico di G. Cìola, nel quale vengono passate in rassegna le rivolte contadine che scoppiarono in varie parti di Europa dal "bellum sociale" fino alle insorgenze antigiacobine in Italia.
Un capitolo di C. Mutti ("Rivolte contadine nell'Est-europeo") completa la panoramica storica. Un contributo di A. Colla suggerisce di inserire la caccia alle streghe nel quadro più generale della repressione esercitata contro i fenomeni di ribellione nelle campagne. L'introduzione di Thierry Mudry indica nel contadinato l'origine di tutti gli sforzi di affrancamento dell'uomo europeo e invita a raccoglierne e ad assumerne l'eredità.
Riconduce all'attualità la prefazione dell'Editore, nella quale si legge: 
«A ben guardare, l'unica vera resistenza armata contro l'omologazione planetaria oggi ancora visibile in tutto il pianeta e proprio quella contadina. Combattono i soldati-contadini in Bosnia contro i soldati-contadini della Serbia e della Croazia; combattono i soldati contadini dell'Afghanistan (...) i contadini somali e i campesinos del centro e sud America (...) In India come nelle Filippine. Molte di queste rivolte e queste resistenze non hanno neppure l'onore dell'ordinaria cronaca. (...). 
Una lotta epica tra cultura radicata e mania dello sradicamento in nome di un malinteso senso del progresso».

 


 

Michele Sakkara

L'uomo dal cuore di ferro

Best, Roma '93   pp. 158 £. 30.000

 

L'autore è un regista di origini russe, del quale non verrà mai realizzato, per ovvie ragioni, il film sulla lotta del popolo palestinese che ha preparato da qualche anno...
In seguito a colloqui e conversazioni con Lina Heydrich, vedova del Protettore del III Reich per la Boemia e Moravia assassinato il 27 maggio 1942, l'uomo di cinema ha scritto questo libro, che, articolandosi in forma di diario attraverso una lunga serie di efemeridi, è sostanzialmente una biografia storica. 
Una biografia di Reinhard Heydrich, che Hitler designò, nella breve allocuzione funebre pronunciata accanto alla bara del Reichsprotektor, come «l'uomo dal cuore di ferro».
Oltre alla storia della vita di Heydrich, il libro contiene anche un'edificante cronistoria degli avvenimenti che ne coinvolsero la famiglia dopo la morte. 
La madre di Heydrich morì di fame nella Berlino "liberata". 
Coloro che osarono far visita alla vedova vennero arrestati e condannati alla prigione o al campo di concentramento. 
Le autorità tedesche vietarono alla signora Heydrich di svolgere qualsiasi attività di concetto. 
Ancora nel 1971, il governo tedesco esclude la vedova del Reichsprotektor dalle agevolazioni previste per gli operatori turistici (la signora Heydrich aveva trasformato la propria casa in una pensione).

 


 

Franco Morini

Squadrismo tra squadra e compasso

Edizioni La Sfinge, Parma '91   pp. 32   £. 6.000

Il fascicolo riunisce due articoli relativi agli eventi che si susseguirono a Parma tra l'agosto del 1922 e il 28 ottobre dello stesso anno, ossia tra l'episodio delle barricate dell'Oltretorrente e la normalizzazione introdotta dalla Marcia su Roma. 
Prendendo le mosse da un'indagine sul ruolo svolto da Gabriele D'Annunzio in relazione alla rivolta antifascista di Parma, l'Autore (a cui si deve, tra l'altro, un voluminoso studio su "Parma nella Repubblica Sociale") si è imbattuto nel retroterra massonico di alcuni personaggi di primo piano dello squadrismo, sicché ci vengono forniti alcuni interessanti elementi che possono contribuire a far luce sui rapporti intercorsi tra fascismo e massoneria in un momento decisivo della scalata fascista al potere.

 


 

C. Terracciano - G. Roletto - E. Massi

Geopolitica fascista

Ed. all'insegna del Veltro, Parma '84    pp. 64   £. 14.000

 

Il volume raccoglie alcune pagine di Giorgio Roletto e di Ernesto Massi sui rapporti tra geografia politica e geopolitica, sulla geopolitica italiana, sull'asse euro-africano, risalente agli anni '30. 
La breve antologia è preceduta da uno studio di Carlo Terracciano sulle "Direttrici geopolitiche coloniali dell'Italia nell'era fascista", che fornisce le coordinate generali per una comprensione del significato della geopolitica, inquadra geopoliticamente la politica estera dell'Italia fascista e sottolinea l'importanza odierna di una scienza che negli ultimi anni ha destato un rinnovato interesse (basti citare la rivista "Limes", dedicata interamente a studi di geopolitica: l'unico esempio, nell'Italia del dopoguerra, di rassegna specializzata in questo ambito di ricerche). 
Ma questo rinnovato interesse, come fa opportunamente notare Terracciano; «resta in Europa subordinato agli interessi globali della potenza egemone (...) nel quadro del Nuovo Ordine Mondiale americanocentrico». 
Ai nemici del Nuovo Ordine Mondiale, la geopolitica può invece offrirsi come una realistica chiave di lettura di eventi che la superpotenza egemone tende a mascherare in vario modo. 
Agli Europei, in particolare, un approccio geopolitico agli eventi contemporanei può fornire la dimostrazione che gli interessi dell'Europa contrastano nettamente con quelli del cosiddetto Occidente; non solo, ma convergono con quelli delle aree sottoposte al «riassestamento tendenziale attorno ai nuovi centri di gravità sub-regionali». 
Ossia, per tradurre l'espressione gergale di un esponente della nuova geopolitica collaborazionista, «sottoposte alla egemonia imperialista degli Stati Uniti d'America e dei loro poliziotti di quartiere».

 


 

Frithjof Schuon

La tradizione dei Pellirossa

Edizioni di Ar, Padova, '94    pp. 75 £. 15.000

 

Il trickster delle mitologie nordamericane non è, come ha inteso qualcuno, un improbabile... «giocatore di carte»; è invece, se mai, il «briccone divino» di cui hanno parlato gli storici delle religioni; è il «demiurgo benefico e terribile», il «semidio buffone e malfattore» di cui tratta Frithjof Schuon nelle pagine di questo libro. 
La "Tradizione dei Pellirossa" riunisce infatti i testi compresi in due vecchi quaderni (Padova '78 e Parma '79): oltre allo scritto sul trickster, il lettore vi ritroverà un saggio sulla "danza del sole" e un saggio generale sullo "sciamanesimo pellerossa". 
Insieme alle pagine di Schuon, viene ripresentato l'articolo di Antonio Medrano sul "simbolismo dell'aquila tra i pellirossa".
Dal libro (il cui autore, lo ricordiamo, fu adottato da una tribù di Lakota) emergono quelle caratteristiche essenziali della spiritualità amerindia che vengono sintetizzate con due espressioni: «pan-monoteismo» e «percezione della sacralità della natura». 
Una visione del mondo, questa, che secondo il Curatore può aiutarci a capire quale fosse il rapporto degli Europei dell'antichità col divino e con la natura, sicché, «lungi dal rappresentare un saggio di inutile etnologia, lungi da esaurire il loro valore in rapporto ad un argomento della storia delle religioni, queste pagine contengono indicazioni che ci toccano da vicino e possono aiutarci a conoscere meglio il nostro retroterra di Europei».

 

 

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