da "AURORA" n° 17 (Maggio 1994)

CRONACHE DALL'IMPERO

 

Cronache... dall'Impero 

Albor

 

+ SENO - TASSE. A simili conclusioni è giunto un autorevole tribunale americano, secondo il quale è spesa professionale -e quindi detraibile dalle tasse- quella occorrente per l'impianto di seni al silicone ad una spogliarellista di mestiere. Nel caso specifico, per Cynthia H. ci sono voluti 2.088 dollari per dotarsi di 4,5 hg. (x 2) di roba in più (!). Il tribunale ha potuto altresì accertare che, grazie all'operazione «grandi poppe», la beneficiata ha quadruplicato i propri introiti, passando da 750$ a 3.000$ la settimana. 
Un vero e proprio "boom".

10 MILIONI PER UN PAIO di mutande appartenente a Cassius Clay; 60 per la mazza di John «Babe» Ruth; 65 per una storica canottiera portata nel '82 da Michael Jordan. Stando al 1° battitore della casa d'aste "Richard Wolfers" di S. Francisco, i pezzi da collezione sono presto destinati a salire di valore, ed è quindi questo il momento giusto per acquistare. Vi sono case d'aste -come la newyorchese "Leelands"- che si sono settorializzate e stanno ora facendo ottimi affari, vendendo al rialzo reliquie di baseball, quali: guantoni, tute, vecchie foto, berretti. Si conferma, insomma, il trend degli intenditori americani (notoriamente còlti e raffinati) ad investire, anziché in souvenirs dei divi hollywoodiani, in indumenti usati dai campioni dello sport. C'è però un neo, in tutto ciò: il tennis. Questa nobile disciplina costituisce infatti la cenerentola del mercato dell'arte. Pensate che una racchetta -cimelio impugnato da Chris Evert- non vale più di millecinquecento dollari, e un paio di calzini indossati da Jimmy Connors neppure trecento!! 
Ah, la cruda e crudele legge del mercato!

SECONDO IL FAMOSO "World Watch Institute" gli Stati Uniti sono il Paese industrializzato che inquina di più. Tanto per fare un esempio, gli USA scaricano nell'atmosfera il 26 ed il 23%, rispettivamente di tutti gli ossidi d'azoto e d'anidride carbonica prodotti sulla madreterra. Per correre ai ripari, ecco che il Congresso ha deciso che, dal novembre '95, verrà imbrigliato e depurato... l'aroma di pane fresco, colpevole agli occhi degli scienziati yankees di contenere etanolo che, a sua volta, -e al pari di tantissimi altri prodotti naturali!- produce (sia pure in misura assolutamente minimale) ozono. 
Ma... andate a dar via il ...!

TUTTO IN AMERICA È, e deve essere, grandioso, esagerato, parossistico. Alla regola non sfugge la loro campagna antifumo. «Tabaccai, mercanti di morte» titolava a piena pagina l'austero "New York Times", mentre i proibizionisti del tabacco sparano cifre come «419mila americani uccisi ogni anno dalle sigarette»; e, ciò che conta, sono 419mila che si rendono (e per sempre) «improduttivi», dopo aver gravato sull'economia nazionale per «68 miliardi di dollari in spese e cure mediche» (inutili)! La campagna sta dunque assumendo toni vieppiù accesi ed allarmistici, forse -e senza forse- per distrarre l'attenzione pubblica da ben altri fattori d'inquinamento e di mortalità! Comunque sia, la sorte della sigaretta-libera sembra ormai segnata. In Congresso già si fanno due ipotesi di soluzione finale: o i fumatori a stelle e strisce dovranno andare a comprare sigari, sigarette e pipe dagli spacciatori, oppure faranno la fila in farmacia assieme agli altri «tossici» e, ricetta alla mano, otterranno la prescritta dose quotidiana. 
Non so a voi, ma a me (non-fumatore) queste misure anti-smog mi sembrano un gran ... (fate voi).

3 CASI DI BABY CRIMINALITÀ in uno stesso giorno. È il 13 aprile. In un sobborgo di Washington due scolaretti di anni dieci vengono sorpresi mentre uno sta vendendo all'altro una partita di «crack» per 200 dollari (troppi?). Intanto, un loro coetaneo dell'Ohio diveniva protagonista di una performance da Guinness dei primati: a soli dieci anni appena compiuti era riuscito a violentare una bimba di sette e mezzo! Dal canto loro, nel Montana, a Buttle un regolamento di conti scolastici si concludeva con una bella sparatoria in aula: protagonisti due frugoletti della 4ª elementare di nove anni. 
Sempre più giovani e decisivi, i nipotini di Rambo!

SOTTO GLI AUGUSTI PANTALONI, Bill Clinton cela ignobili slip anziché dignitosi boxer: è la notizia clou della stampa americana del 21 aprile. A fornire lo scoop è stato lo stesso Presidente, il quale ha rivelato questa sua intima preferenza durante un incontro televisivo con i giovani. La portavoce della Casa Bianca, Deedee Mayer, ha cercato di minimizzare: «Anch'io quando avevo vent'anni -ha ella dichiarato fra una battuta sulla Bosnia ed una dichiarazione sulla Corea- ero una ragazza-boxer. Ora che ho passato la trentina sono agnostica». Ma la faccenda è assai seria. La biancheria presidenziale rischia di far perdere popolarità al nostro Bill, danneggiando l'immagine di bravo ragazzo tutto hamburger, sassofono e famiglia: gli slip, infatti, rappresentano secondo i sessuologhi americani una scelta di aggressività e di provocazione maschilista e ciò, lo si creda o meno, tiene alta la tensione dell'opinione pubblica a stelle e strisce ...

 

Albor

 

 

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