da "AURORA" n° 19 (Luglio - Agosto 1994)

L'ALTRA STAMPA

Incontro europeo di solidarietà con Cuba

Ermanno Massari (trad.)

Noi, 271 Delegati di 24 paesi europei, riuniti a L'Avana, Cuba, (6-11 dicembre '93) in rappresentanza di associazioni, comitati, gruppi coordinatori di amicizia e solidarietà con Cuba, constatiamo che questo movimento ha avuto una straordinaria crescita negli ultimi 3 anni. Siamo passati da 46 a 147 organizzazioni aderenti con 216 filiali distribuite nei diversi Paesi. Una presenza capillare che è anche una ricchezza politica vista l'ampia diversificazione ideologica dei gruppi aderenti. Inoltre la partecipazione del rev. Lucius Walker, coordinatore dei Pastori per la Pace degli S. U. ha permesso stabilire un filo diretto con il movimento di solidarietà con Cuba negli Stati Uniti.
Da più di 30 anni Cuba è sottoposta, causa gli Stati Uniti, ad un criminale blocco economico e politico, illegale e illegittimo, aggravato dalla caduta del sistema socialista europeo e dalla legge "Torricelli". Per la sua extra-territorialità, questa legge vìola le regole fondamentali del diritto internazionale e la sovranità di Cuba e di tutti i popoli; il governo degli USA pretende di imporre al popolo cubano come sistema politico, sociale e economico, il Capitalismo e integrarlo al "Nuovo Ordine Internazionale". Questo blocco non cerca né desidera cambiamenti in Cuba, tranne la distruzione della Rivoluzione cubana e delle sue conquiste sociali.
Nonostante la grave situazione economica, conseguenza del blocco e la scomparsa del mercato socialista europeo, più del 90% della popolazione cubana ha votato in febbraio di quest'anno ('93) in una votazione libera e segreta a favore della politica del suo governo, riaffermando la propria volontà di seguire il cammino socialista, difendendo così una società basata su giustizia, uguaglianza e solidarietà umana.
Il fatto che il nostro incontro si sia realizzato a Cuba esprime la nostra volontà di dimostrare al mondo che Cuba non è sola. Vogliamo con questo atto affermare la nostra solidarietà a Cuba nella sua lotta per sopravvivere all'aggressione costituita dal blocco. La nostra solidarietà è prima di tutto un atto politico in difesa del diritto del popolo cubano e di tutti i popoli alla loro autodeterminazione e sovranità. La solidarietà materiale è conseguenza di questa solidarietà politica in risposta alle provocazioni provocate dal blocco. La nostra solidarietà è anche prodotto del contributo internazionalista della Rivoluzione cubana verso i popoli del Terzo mondo. La solidarietà non può e non deve condizionare né ipotecare i princìpi del cammino scelto dal popolo cubano.
Chiediamo a tutti i popoli, tutti quelli che vogliono una società più giusta e egualitaria, di mobilitarsi con noi:
1) per difendere il diritto del popolo cubano alla autodeterminazione e alla sovranità;
2) per lottare contro la manipolazione della informazione rispetto a Cuba e contro il blocco informativo;
3) per unirsi al movimento di lotta che è sorto negli Stati Uniti contro la politica imperialista del suo governo verso Cuba e incontrare forme di collaborazione per fortificare le azioni di solidarietà con Cuba nei due continenti.
Ci uniamo alla decisione del "Secondo incontro latino-americano e i Caraibi di amicizia e solidarietà con Cuba" nel dichiarare il '94 «Anno Internazionale di Solidarietà con Cuba», concludendo il 10 ottobre con una giornata di mobilitazione nelle principali città dei nostri paesi.
Pretendiamo dal governo degli Stati Uniti che con effetto immediato e, in accordo alla risoluzione n° 4816 delle Nazioni Unite del 3/11/93:
1) levi il blocco contro Cuba;
2) annulli la legge "Torricelli";
3) disarmi la base di Guantanamo, territorio illegalmente occupato contro la volontà del popolo cubano e che rappresenta una provocazione e una minaccia continua;
4) cessi la minaccia militare contro Cuba
5) stabilisca relazioni con Cuba, da Paese sovrano a Paese sovrano.
Chiediamo ai governi e parlamenti degli Stati europei:
1) di applicare la Risoluzione votata a favore di Cuba dal Parlamento Europeo il 12/9/93;
2) di non permettere l'ingerenza degli Stati Uniti negli affari interni di Cuba con l'applicazione della legge "Torricelli";
3) di far pressioni sul governo Statunitense affinché cessi immediatamente il blocco contro Cuba;
4) di stabilire o ampliare relazioni di commercio con Cuba senza condizionamenti né ingerenze di alcun tipo.
Noi, i rappresentanti qui riuniti, usciamo da questo incontro rinforzati e con ammirazione per la forza e il coraggio del popolo cubano nella lotta antimperialista. Ci promettiamo di approfondire l'interscambio di idee e esperienze in attesa dell'Incontro mondiale di solidarietà con Cuba '94 convinti che sopra le differenze nei nostri apprezzamenti della realtà e delle possibili soluzioni, quello che ci unisce è la certezza che tutti insieme possiamo difendere la speranza e ottenere la vittoria.
Delegazioni di:
Germania, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Grecia, Gran Bretagna, Olanda, Ungheria, Irlanda, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Svezia, Svizzera Ucraina

Ermanno Massari (trad.)


Qualche tempo fa, in relazione ai gravissimi accadimenti verificatisi a Cuba, si è costituito a Reggio Calabria un comitato per la raccolta di libere offerte da inviare a L’Avana quali testimonianze tangibili di una solidarietà reale e, soprattutto, di un comune sentire antimperialista e, dunque, antistatunitense.
L’iniziativa non mira ad essere punto recettore di consensi, bensì a diventare una delle (si spera) numerose realtà analoghe.
Realtà che, al di la delle collocazioni politiche originarie, riescano a dare valutazioni obiettive degli avvenimenti e che, soprattutto, riescano ad individuare senza fallo qual’è il reale nemico da combattere.
Fra gli aderenti all’iniziativa, si possono ritrovare elementi dalle più disparate provenienze politiche e, cosa rilevante, di ideali che fino a poco tempo fa cozzarono con quelli della «Rèvolution».
Niente di tutto questo ha, però, impedito a costoro di stringersi idealmente intorno al popolo cubano che, come ogni altro esistente al mondo, ha il sacro ed inviolabile diritto di darsi il Governo ed i Capi che desidera.
Cuba è di Castro così come Castro è di Cuba e diversi di noi, che mai fummo marxisti e che difficilmente ci potremmo ritrovare in quegli ideali, non possono che accettarlo e lottare, servendosi degli scarsi mezzi a disposizione, affinché nessuno statunitense continui a turbare questa realtà o altre analoghe con sanzioni degne di quelle dei "fulgidi" anni Trenta.
Invitiamo dunque tutti a sottoscrivere nelle varie città iniziative del genere affinché si possa concretamente dare una mano ai più deboli con reale partecipazione ideale.
La raccolta delle offerte, che verranno consegnate brevi manu all’addetto presso l’ambasciata cubana a Roma con una lettera indirizzata a Fidel Castro, continuerà per tutto il mese di Settembre.

Gruppo Antagonista - Reggio Calabria

 

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