da "AURORA" n° 31 (Gennaio 1996)

LA POESIA

Il Ministro

Ferruccio Brugnaro



L'azienda ha comunicato altra cassa integrazione
nuove espulsioni.

La sala è stracolma.
I mille e mille
volti
sembrano un unico volto
disponibile attento.
Il ministro alto massiccio
con una dondolante chioma
brillantissimo
ora sta dicendo sicuro
che bisogna battere la concorrenza
che i mercati sono quelli
che sono
che bisogna stare sui mercati
una seconda razionalizzazione
è necessaria
le ristrutturazioni danno forza
molta forza
competitiva
ripresa
il costo del lavoro
cari miei
il costo del lavoro
non è uno scherzo.
Il ministro beve acqua in grande quantità
grida ormai ad alte quote
con l'indice sulla preda e
lo sguardo vuoto. 
Quando dice che il suo partito
è un partito popolare
l'assemblea
scoppia a ridere
rabbiosa divertita
felice
la luce dai finestroni polverosi
ha spalancato la bocca
come non mai
da tanta gioia.
Il ministro tenta l'ultimo colpo
sbraitando con gli occhi
fuori dalle orbite.
L'assemblea
ondeggia
la belva
avanza
il ministro scappa
come un bimbo indifeso
saltano sedie
microfoni fogli tavoli
il ministro
Sta correndo
la gente finalmente
ha tirato fuori i denti
sogno stupendo
la gente finalmente pesta
pesta frenetica
indomabile.

Ferruccio Brugnaro
«Le stelle chiare di queste notti»
Campanotto Ed., Udine (terza edizione)
pag. 160 £. 18.000

 

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