da "AURORA" n° 9 (Settembre 1993)

CRONACHE DALL'IMPERO

Cronache... dall'Impero

Albor

UNA (BREVISSIMA) POLEMICA per un musical ... Il 28 maggio è in programma, a Broadway, la "prima" di una fastosa commedia musicale -costata 24 milioni di dollari ed intitolata "Jesus was his name". Lo show, in cartellone per due settimane a New York, viene però contestato dalle autorità ... religiose. «Sono più che offeso -spiega il rabbino J. Rudin- quello spettacolo trasmette un messaggio potente e distruttivo». I fratelli minori -i cattolici- vengono così mandati in avanscoperta: Gene Fischer, portavoce della Conferenza episcopale americana, ha dichiarato con sdegno che i giudei del Sinedrio (ebraico) vengono rappresentati con elmetti neri uguali a quelli indossati da Darth Vader (il cattivo del film "Guerre stellari") ed emettono sibili come serpenti! Fischer non ha poi dubbi sul fatto che il musical voglia far identificare gli ebrei come deicidi, secondo una versione vetero-cristiana ripudiata dal Concilio Vaticano II. 29 maggio: lo spettacolo viene ritirato dal City Music Hall e dagli altri 31 teatri in cui erano previste le repliche. Lo zelo e la carità vengono ancora premiati, a questo mondo!

PER LA PRIMA VOLTA, nella sua bimillenaria storia, la Chiesa cattolica ha preso posizione su uno scottante problema interno: quello della pedofilia di molti suoi ministri. Messa in guardia da un allarmato rapporto sul moltiplicarsi di casi d'abusi sessuali in sacrestia, la Conferenza episcopale americana (v. sopra) ha deciso, dove umanamente possibile, di «promuovere un'azione pastorale». Secondo Jason Barry, uno degli autori dello scabroso rapporto (letto anche dal Papa), negli ultimi 9 anni, oltre 400 sacerdoti sono stati messi sott'accusa per atti osceni con minori. La Chiesa americana rischia di perdere credito (e contributi - N.d.R.) tra i 58 milioni di fedeli: di qui la necessità di tappare i buchi.

NON DEVE STUPIRE che la stampa d'Oltreoceano abbia bellamente ignorato il caso di Todd Cameron Willingham, che tanto eco ha invece avuto qui da noi. Innocente o colpevole che sia, la sua condanna a morte là non fa notizia. Così come non fanno né caldo né freddo all'opinione pubblica made in USA, le storie dei 2676 detenuti (fra cui 41 donne e 207 minorenni) condannati a morte, i quali attendono -spesso per anni- l'esecuzione. "Amnesty International", alcuni gruppi religiosi e sparuti circoli libertari ogni tanto sollevano qualche caso, ma senza successo in un'opinione pubblica radicalmente a favore della vendetta di Stato. E Bill Clinton? Quel Bill così attento ai diritti umani e civili? Nel giugno '92, in piena campagna elettorale, tornò a Little Rock per occuparsi, in qualità di governatore dell'Arkansas, della richiesta di clemenza per Steven Douglas, un minorato mentale in attesa della condanna capitale. Non ci pensò due volte: morte.

GRANDE SUCCESSO, fra il pubblico giovanile "star and strips", della moda lanciata dalla Chiesa Battista: «il certificato di verginità». La campagna pro-astinenza, lanciata solo un anno fa dalla confessione di cui fa parte Clinton, è in pieno svolgimento. I pastori sono al 7° cielo: essi contano, al loro prossimo convegno annuale di Orlando (Florida), di distribuire (ben s'intende, a pagamento) ben centomila di tali diplomi, certamente utili -fanno notare- per accedere al matrimonio. Per il commento a questa ennesima trovata, si veda al n° 6/93, pag. 10, alla voce "25 Aprile, la liberazione". Se non collezionate "Aurora", tanto peggio per voi.

STORIA DI UNA FAMIGLIA TIPO: James Kocher, padre, 36 anni; Cameron, figlio, 9 anni; Jessica, figlia, 7 anni. Luogo: Pennsylvania. Il papà, già due volte divorziato, è un cultore -al pari di milioni di suoi connazionali- delle armi da fuoco. Ne ha una collezione, di tutti i tipi. Ama sparare e vuole trasmettere questa sua virile passione al figlioletto, che lo ricambia. Accade un bel giorno che Cameron e Jessica litighino. Sono soli in casa, come milioni di altri bambini USA. Cameron imbraccia un fucile, si apposta alla finestra e, quando inquadra Jessica nel mirino, preme il grilletto. Jessica muore sul colpo. Cameron pulisce l'arma e la ripone ordinatamente nell'armeria. La giustizia a stelle e strisce dapprima decide di processare il piccolo assassino -le leggi di quello Stato lo consentono- poi cambia idea e decide di condannare il padre a sbarazzarsi del suo arsenale e di vietare a Cameron l'uso delle armi sino all'età di 18 anni. Morale? Ognuno, se vuole, la tragga da sé.

IN OCCASIONE DI INCONTRI internazionali, la Casa Bianca è solita predisporre una sorta di instant book, nel quale vengono forniti fatti, cifre e dati personali dei partecipanti. In genere, come è facile presumere, la documentazione risulta assai accurata. Così avrebbe dovuto essere anche in occasione del vertice di Tokio, a luglio, dove partecipò una delegazione italiana guidata da Ciampi. Ma, per il caso-Italia, i cervelli dello staff presidenziale hanno fatto cilecca, confondendo il Presidente del Consiglio con quello della Repubblica («Skahlfaroh», c'era scritto), e tralasciando di citare il ministro degli esteri, Andreatta, e del tesoro, Barucci, pure presenti all'incontro di Tokio. (Questo tanto per capire in quale considerazione i capi della Amministrazione USA tengono i loro lacchè peninsulari). E, una volta scoperta la gaffe (?) dei suoi collaboratori, Bill Clinton ha potuto interloquire con il ... collega italiano chiamandolo più volte «mister Ciampi». A riprova della considerazione di cui sopra.

È VENUTO A COSTARE 400.000 dollari il restauro della residenza ufficiale del vice- Clinton, a Washington. Ma non è il prezzo, pur elevato, ad aver destato perplessità e polemiche. Il fatto è che per sistemare la dimora vicepresidenziale sono stati impiegati legni pregiati ottenuti dall'abbattimento di secolari abeti dell'Oregon, ufficialmente protetti. Per Al Gore, già accusato dalla destra americana di «fanatismo ambientalista», è un fiero colpo alla sua fama di campione dell'ecologismo. «Prendetevela con la Marina, alla quale appartiene l'edificio, non con me che sono solo l'inquilino» ha ribattuto seccato, il Grande Fratello di Rutelli, Pannella, Veltroni and company, il quale -è vero- avrà formalmente ragione, ma ... quanta verde ipocrisia!

PER I CLANDESTINI, per i profughi, per i «diseredati del mondo» l'America sarà più lontana. Bill Clinton ha annunciato che da settembre entreranno in vigore nuove norme per arginare il flusso degli immigrati. Il Congresso ha già stanziato l'equivalente di 250 miliardi di lire per rafforzare le difese di confine con il Messico, Paese da cui provengono la gran parte dei disperati che vorrebbero raggiungere la Patria della Libertà. Bill però si preoccupa anche dell'immagine internazionale di una Nazione, la sua, che è nata grazie ai rifugiati da ogni parte del mondo: «è sbagliato -dice lui- pensare che l'America stia chiudendo le sue braccia. La verità è che noi siamo e restiamo il paradiso degli immigrati!» Ed è in funzione del paradiso, dunque, che si spiega l'installazione di linee ad alta tensione lungo la frontiera con i latinos.

È PROPRIO UNA GRAN BELLA notizia per il numero crescente di homeless americani. La seconda Corte d'Appello Federale ha sentenziato che chiedere l'elemosina non è reato, ma rientra fra i diritti costituzionali del cittadino. Prima, ai tempi di Reagan e di Bush, vigeva il divieto di chiedere la carità per la pubblica via, onde evitare molestie ai passanti perbene. Ora però per i milioni di "rifiuti umani" sparsi lungo la Grande e Felice America, l'avvenire sarà di certo più radioso.

DI TUTTI I COLORI. La sezione del Ku Klux Klan ed i militanti del "Pan African Mouvement" di Tampa (Florida) hanno fondato in comune un istituto per studiare la separazione delle razze. Al taglio del nastro, gli uomini del KKK indossavano i tradizionali abiti bianchi con cappuccio, mentre i neri erano avvolti in sgargianti tuniche e cappelli di tipo centrafricano. (Da "Il Resto del Carlino" di lunedì 9 agosto '93).

SPIRITOSO. Edward Luttwak è uno dei cervelli della politica USA nella colonia «Italia». Uomo di punta del Pentagono e della Casa Bianca sin dai tempi di Reagan, così ci educe su "L'Espresso" del 22.8.93: «Il Presidente degli SU può lanciare 19.999 bombe termonucleari contro qualsiasi Paese, ma è pateticamente impotente al confronto con la capacità di De Michelis di cambiare (quand'era ministro degli Esteri - N.d.R.) tutte le regole».

A PROPOSITO DI CARITÀ. Ad Anaheim, in California, il Consiglio Comunale ha chiesto al Sindaco di emettere un'ordinanza per regolamentare l'accattonaggio: è previsto una sorta di "pass" per mendicanti. Chi chiede l'elemosina dovrà portare sul petto un cartellino di plastica, utile alla sua identificazione; così, se dovesse comportarsi in modo scorretto, i bravi cittadini californiani avrebbero la possibilità di denunciarlo, con tanto di nome e cognome. Ma la novità non finisce qui. Per ottenere la licenza il barbone dovrà pagare una tassa di almeno 100$ all'anno; il che rappresenterebbe un'entrata per le casse municipali ... [giriamo la proposta al sig. Teodoro Buontempo (di Roma), di cui è ben nota la sensibilità in materia]

 

Albor

 

 

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