da "AURORA" n° 9 (Settembre 1993)

*   *   *

Razzisti veri e umanitaristi falsi

Francesco Mastroianni 

Una ossessiva campagna antirazzista, orchestrata da poteri nazionali e internazionali, è in atto anche in Italia.
Conseguenza di questa operazione è stato il cosiddetto "decreto Mancino" che ha portato all'inasprimento delle pene per la violazione della "legge Scelba" e per «l'incitamento all'odio razziale».
L'arresto di Giorgio Freda, di Cesare Ferri, Aldo Gaiba ed altri, con l'accusa di ricostituzione del Partito Fascista, è una dimostrazione agghiacciante e ridicola di quello che si intende fare.
Ridicola perché si associa Fascismo e razzismo; una equazione buona solo per gli idioti, perché i fascisti erano quelli che cantavano anche "Faccetta nera" e perché, se non erro, proprio il fascismo -nell'ossequio della romanità- concesse la cittadinanza italiana anche ai negri della Somalia. I padri di quegli stessi negri che vengono oggi massacrati dai democratici antirazzisti.
Ridicola perché nel momento in cui i partiti affogano nella melma della corruzione e della vergogna a Freda non può venire in mente di costituirne uno (sia pure fascista, che di ladroni e mafiosi non era costituito).
Ridicolo perché tra le motivazioni che hanno portato agli arresti si parla di un incontro sul lago di Garda, durante il quale ci sarebbero stati anche «canti e musiche wagneriane» e una liturgia nordica per celebrare il solstizio d'inverno, «con inni e marce davanti ad una gigantesca pira».
Ma adesso che lo Stato democratico che ha annoverato ladri, mafiosi, massoni e altri simili galantuomini voglia anche vietare la musica di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi -magari per obbligare all'ascolto di Jovannotti!-, e magari anche l'albero di Natale perché preso dalla tradizione nordica?
Dobbiamo stare tutti un po' più attenti; anche al mio paese dove esiste ancora la tradizione dei falò da accendere la vigilia dell'Immacolata e quella di Natale! Qualche nota di "Lilì Marlen" potrebbe essere pericolosa! 
Agghiacciante perché con queste accuse Freda, Ferri, Gaiba e gli altri -di cui non condividiamo le posizioni politiche- rischiano fino a dodici anni di carcere.
Ma come si fa ad arrestare per simili sciocchezze gente che di galera se ne è già fatta tanta pur essendo innocente, tanto che nel caso di Ferri lo Stato ha dovuto risarcirgli i danni.
In questa campagna -tesa verosimilmente a sviare l'attenzione da ben altri problemi- le forze dell'ordine hanno dimostrato un certo interesse anche per noi di "Aurora"; non sappiamo se per semplice curiosità o perché alla ricerca di qualche capro espiatorio da additare alla pubblica opinione come bieco razzista.
Allora conviene chiarire qual'è la nostra posizione nei confronti del razzismo e di certo falso umanitarismo che ha tutti i connotati del peggiore razzismo.
Cominciamo col precisare che non siamo e non possiamo essere razzisti, perché la nostra concezione spirituale della vita è inconciliabile con un concetto di superiorità basato sul materiale -come il colore della pelle!-; e perché il razzismo biologico deriva in gran parte dalla darwiniana teoria evoluzionista e della selezione naturale, spacciata per scientifica e che noi consideriamo invece assolutamente priva di fondamento scientifico e filosofico.
Poi perché la nostra concezione politica si ispira all'idea imperiale di Roma che non faceva alcuna distinzione tra europei, asiatici e africani, e che portò sul trono uomini provenienti dalle più diverse regioni dell'Impero stesso. 
Per essere più chiari e precisi diciamo che:
* fra i giovani bianchi, civili ed evoluti, che passano la settimana aspettando il sabato sera per andare a fumare lo spinello in discoteca e poi provare il brivido di una folle corsa in auto, e i ragazzi iraniani che si facevano saltare in aria per sgombrare il campo dalle mine irachene, la nostra ammirazione va a questi ultimi;
* fra i bianchi colonizzatori d'America e i pellerossa cancellati dalla faccia della terra, difendiamo il diritto e la memoria dei secondi;
* agli yankees, che massacrano iracheni e somali, preferiamo iracheni e somali;
* fra una soldatessa israeliana -che pure combatte per una causa sbagliata, e alla quale ci opponiamo- e le ragazze di Beverly Hills abbiamo più stima per la soldatessa.
Questo non vuol dire che razzisti lo siamo all'incontrario, cioè nei confronti dei bianchi!
Ci è antipatico, terribilmente antipatico, il Segretario generale dell'ONU; 
* abbiamo condannato il gesto del negro Rajkard quando ha sputato in faccia al bianco Woeller (proviamo a pensare cosa avrebbero fatto e detto i buoni antirazzisti se fosse avvenuto il contrario!);
* non ci piacciono i tanti governanti africani e asiatici asserviti al mondialismo e agli americani;
* non ci piacciono gli israeliani che massacrano i palestinesi.
Allora i razzisti bisogna andarli a cercare là dove sono veramente oggi e ristabilire la verità su quelli di ieri, distinguendo comunque tra reati penalmente perseguibili (come lo sfruttamento) e le opinioni che, per quanto discutibili, vanno combattute con la forza di altre opinioni, e non con la persecuzione o la galera.
Vogliamo allora cominciare col ricordare che i cattolicissimi spagnoli resero schiavo un intero popolo (gli Indios del Centro e Sud America) e che perfino fra i rappresentanti della chiesa si pose il problema se questi poveracci avessero o no l'anima (problema che per i negri nemmeno si pose!).
Vogliamo ricordare che la patria del liberalismo, l'Inghilterra, impose, a spagnoli e olandesi in primo luogo, l'Asiento con cui si riservava il diritto esclusivo di commerciare schiavi?
Vogliamo ricordare che gli americani (i campioni della democrazia!) hanno sterminato un intero popolo?
Vogliamo ricordare che la democratica Rivoluzione Francese si guardò bene dal vietare il commercio degli schiavi?
Vogliamo dire che dietro gran parte di certo umanitarismo si nascondono loschi, materiali, interessi e tanto razzismo vero?
Tre anni fa, durante l'estate, conobbi un negro; si chiamava Mustafà e veniva dal Senegal dove aveva lasciato i genitori, la moglie e tre figli. Parlava francese, spagnolo e, con qualche difficoltà italiano. Mi raccontò che si era laureato in legge in Francia ed era poi tornato in Senegal; ma per trovare un lavoro era dovuto emigrare. Era stato per qualche mese a Catania dove sperava di trovare un sottopagato lavoro come operaio edile. Non aveva trovato nemmeno quello ed era finito a vendere occhiali da sole e collanine sulla spiaggia di Falerna, sulla costa tirrenica della Calabria.
Ecco l'ordinamento politico ed economico mondiale che spinge all'emigrazione e toglie ai paesi poveri i figli migliori per trasformarli in poveri emarginati.
E anche quando da parte dei falsi umanitaristi si invoca la solidarietà per costoro, cosa si dice?
Si dice che in fondo gli immigrati vengono a fare i lavori più umili, quelli che i bianchi non vogliono più fare, e che si accontentano di poco.
Ecco il razzismo vero degli umanitaristi falsi!
Il razzismo di chi ritiene che l'avvocato del Senegal e la maestra delle Filippine debbano essere accolti se vengono a fare il guardiano dei porci e la cameriera, ma debbono essere considerati «quelli che rubano il posto» se pretendono di svolgere la professione per la quale hanno titolo.
Ecco il razzismo di chi (come qualche rappresentante della Confindustria) propone di favorire l'assunzione di manodopera fra gli immigrati ... pagandoli meno.
Ecco il razzismo di chi vuole gli immigrati perché questi sono costretti ad andare a raccogliere arance o pomodori per diecimila lire al giorno!
Ecco il razzismo di chi vuole nuovi schiavi da sfruttare e da convertire al modello di vita occidentale; di nuovi schiavi che si integrino, che sostituiscano al loro Dio il denaro, la macchina, l'alcool o la droga; e al tempio la discoteca.
Ecco il razzismo di chi reclama la galera o la morte per i razzisti alla Freda, ma comincia a non gradire più negri e marocchini perché i polacchi ...vendono a minor prezzo.

Francesco Mastroianni 

 

articolo precedente indice n° 9 articolo successivo