da "AURORA" n° 25 (Aprile 1995)

IL MOVIMENTO

Reggio Calabria:
convegno di Sinistra Nazionale

Amedeo Canale

Sabato 1 aprile, si è tenuto a Reggio Calabria (così come annunciato su "Aurora" del mese scorso) un convegno sul tema: «C'è un'altra possibilità: Nicola Bombacci, degrado sociale, problema meridionale, alternativa».
Svoltosi nella Sala Consiliare della città, il convegno, ha visto la partecipazione di Luigi Costa, del prof. Francesco Moricca, del Sindaco di Reggio Calabria prof. Italo Falcomatà e del responsabile di Rifondazione Comunista Sebi Romeo.
Moderati da Amedeo Canale, i lavori sono stati introdotti da Paolo Sidari, rappresentante reggino di Sinistra Nazionale insieme a Gianni Albanese, Silvio Liotta e Clemente Pintus.
Nella sua introduzione, il Sidari, ha ampiamente delineato la situazione politica nazionale e quella calabrese in particolare; situazioni che, nel loro complesso, impongono scelte chiare e al di sopra di ogni indecisione. Ha rimarcato la carenza di proposte atte a risolvere problemi in gran parte annosi ed ha così preparato il terreno per un'esposizione più particolareggiata di quelle possibilità di alternativa dalle quali l'incontro prendeva la titolazione.
Questo il compito affidato a Luigi Costa il quale, ad onor del vero, è riuscito, con una esposizione semplice ma esauriente, a destare il vivo interesse degli intervenuti e in particolare dei rappresentanti di quelle forze politiche che, per tradizione, queste tematiche hanno sempre avversato. La sua relazione si è incentrata sulla figura umana e politica di Nicola Bombacci, il suo eretico cammino politico, la tragica parabola della sua vita. Ha rimarcato l'aspetto rivoluzionario e di sinistra della sua opera, ma soprattutto ha evidenziato, iniziando così a far intuire il messaggio reale che l'iniziativa voleva lanciare, l'impossibilità oggettiva di dargli una canonica collocazione d'area o peggio partitica. Nel suo intervento Costa ha rimarcato la cattiva e stupida caratterizzazione di certi fenomeni intellettuali che ancora oggi impediscono la ricomposizione delle fratture verificatesi a sinistra nei primi decenni del secolo. E non ha mancato di fare ineccepibili precisazioni sulle origini della Socializzazione e su quello che essa rappresenta, e può rappresentare per il futuro, citando una lunga serie di dati che dimostrano che l'introduzione, anche parziale, della Socializzazione nelle aziende tedesche ha prodotto risultati economici e sociali sorprendenti.
Quest'ultimo passaggio si inserisce in uno scambio di precisazioni che sono seguite all'intervento del responsabile regionale giovanile di Rifondazione Comunista, Sebi Romeo, che, invitato ufficialmente, ha preso la parola sottolineando la validità dell'iniziativa in un contesto di sinergie tra forze della sinistra, comprese quelle non di estrazione e ispirazione marxista. Ha posto delle domande retoriche alla platea al fine di palesare le sue considerazioni su una sinistra non ancora unita che si ostina a relegare ai margini realtà che molto hanno da dare in termini progettuali e propositivi. L'intervento di Romeo si è concluso con un saluto e l'augurio di un percorso comune; augurio che, indubbiamente, denota una reale disponibilità al dialogo e all'azione con uomini che in passato si sono trovati su posizioni apparentemente contrapposte.
D'altro canto, questa è la lampante dimostrazione che determinate tesi possono essere apprezzate anche in ambienti politici, ritenuti fino a qualche tempo fa ostili, se portate avanti con atteggiamento sereno, scevro da pregiudizi e con cognizione di causa. Non c'è più posto, quindi, per chi intenda sfruttarle per meri fini elettorali e queste tesi debbono essere valutate per quel che sono: ipotesi economiche antagoniste a cui accostarsi senza preconcetti.
Il dibattito è stato interrotto per qualche minuto per dar modo al prof. Moricca di svolgere la sua esauriente relazione. Di «sapore» veramente gradevole per coloro che, come un po' tutti noi, credono che i ragionamenti di impronta filosofica debbano incidere anche in manifestazioni e azioni prettamente materiali. Dopo una breve introduzione a braccio, Moricca, ha avuto modo di relazionare sulle tesi da lui sostenute nel saggio pubblicato sul n° 24 di "Aurora". Tesi che hanno conferito un'impronta scientifica all'incontro che poi, grazie all'intervento di numerose persone, è diventato un lungo scambio di opinioni tra relatori e pubblico.
Conclusosi l'intervento del prof. Moricca, che ha spaziato dalla concezione del lavoro nel mondo antico alle realtà partecipazioniste della Roma repubblicana, dal corporativismo cristiano medioevale al concetto di socialismo prussiano ben espresso da Spengler, fino alla sua presenza oggi in contesti assai diversi, la "Scuola di Pisa" e il pan-corporativismo di Bottai e Spirito, dimostrando in conclusione tutta l'attualità della socializzazione e la sua centralità nel modello economico antagonista proposto dalla Sinistra Nazionale.
È quindi intervenuto il sindaco di Reggio Calabria prof. Italo Falcomatà. Storico, persona stimata è apprezzata ben oltre i confini della sua area politica, esponente del Partito Democratico della Sinistra, ha incentrato il suo intervento su due punti: il primo in relazione alla figura di Nicola Bombacci affrontato sulla base di informazioni storiche, a nostro avviso, di parte e certamente desunte dalla lettura, peraltro molto attenta, della apologetica "Storia del PCI" di Paolo Spriano, storico ufficiale di Via Botteghe Oscure; il secondo prettamente politico, quindi, più confacente alla carica istituzionale che ricopre. Con l'invito, in sostanza, al dialogo tra le varie realtà che compongono la Sinistra ed alle quali, ha affermato, egli guarda con grande interesse e soddisfazione.
Non possiamo che esprimere un giudizio più che positivo per queste impegnative dichiarazioni che, ricordiamolo, sono pronunciate da una persona non solo molto stimata a Reggio Calabria, ma anche da un'esponente del PDS, anch'esso presente, dunque, ufficialmente alla conferenza.
Sono poi da segnalare gli interventi di due rappresentanti di altri partiti, rispettivamente, il laburista e il socialdemocratico. A parte qualche stucchevole concessione demagogica di questo ultimo si possono, tutto sommato, trarre indicazioni positive anche dai loro discorsi nei quali si avvertiva un reale interesse verso i temi dibattuti. Dibattuti a lungo, ben oltre il tempo previsto. Questo ha consentito ai relatori di rispondere agli innumerevoli quesiti posti dal pubblico e di intavolare un piccolo scambio di opinioni col Sindaco stesso.
Le conclusioni politiche sono state tratte da Costa, e sono state di pura impronta rivoluzionaria rispetto alla situazione politica attuale. Conclusioni che hanno pesantemente tirato in ballo le forze politiche della destra -invitate, ma non presenti per ragioni facilmente immaginabili- responsabili di voler attuare una politica economica folle, tesa a favorire le classi più abbienti ed a penalizzare pesantemente i salariati e il ceto medio produttivo.
Erano presenti, ad onor di cronaca, anche alcuni rappresentati dell'attuale MSI di Rauti e Pisanò che, a nostro avviso, saggiamente, non hanno ritenuto opportuno intervenire nel dibattito in virtù di quella consolidata mentalità di considerare certi argomenti «esercizi di memoria» o passaggi doverosi solo in occasioni elettorali.
I lavori sono stati chiusi da Amedeo Canale che ha rivolto al Sindaco l'invito, in qualità di primo cittadino ed esponente della Sinistra, di farsi carico lui per primo, all'interno di una realtà difficile come quella reggina, della necessità di aprire spazi a quei movimenti che hanno assunto posizioni politiche e sociali chiare, lontane da qualsiasi tendenziosa caratterizzazione (frutto di abiure e affrettate giravolte) ma che sanno confrontarsi con gli altri nel rispetto delle reciproche differenze e senza «dolorose» rinunzie.
«Solo così si potrà -prosegue l'intervento- concretizzare quella comunità di elementi produttivi e sociali che lo stesso Sindaco auspicava e della quale in questa sede si sono gettate le basi». «Basi che saranno tanto più profonde e sentite se si avrà la capacità di abbattere le barriere psicologiche e politiche che sono la palla al piede della Sinistra e che qui a Reggio Calabria abbiamo oggi abbattuto senza eccessivo sforzo».
Probabilmente questo è quanto abbiamo percepito nei giorni successivi alla manifestazione da quanti vi hanno partecipato; riuscire ad affrontare e confrontarsi serenamente su argomenti finora ritenuti spinosi è un segnale importante non solo per i movimenti e partiti della sinistra ma anche per i singoli individui che hanno idee concrete da esprimere.
Il convegno su Nicola Bombacci e sulla Socializzazione (che ha avuto una buona eco sulla stampa locale) ha dimostrato, e soprattutto, ha dato la possibilità di far conoscere ad un gran numero di persone quali siano i punti cardine della nostra proposta politica.
Infine mi pare doveroso, a nome di tutti i componenti del Comitato politico-culturale "Nicola Bombacci" e della Sinistra Nazionale di Reggio Calabria rivolgere un affettuoso saluto a Giovanni Mariani che, per motivi personali, non è potuto intervenire.

Amedeo Canale

 

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